Il Museo Archeologico “U. Formentini” possiede una storia lunga 140 anni e si configura quindi come il Museo più antico della città e maggiormente legato alle tradizioni storiche locali.
Dall’anno 2000 le collezioni archeologiche sono esposte all’interno del Castello di San Giorgio, fortezza situata sulla collina del Poggio a dominio del golfo della Spezia.
Il percorso espositivo permette di effettuare una lettura diacronica dell’evoluzione culturale nel territorio dalla Preistoria al primo Medioevo.
“Una cultura come il mare”: La Spezia è ufficialmente candidata a Capitale Italiana della Cultura 2027. Ne hanno dato l’annuncio questa mattina in conferenza stampa il Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini, la dirigente dei Servizi Culturali Rosanna Ghirri e Gaetano Scognamiglio, Presidente di Promo P.A Fondazione confermando l’invio del Dossier della candidatura al Ministero della Cultura.
Il concept del progetto.
Con una visione ispirata al mare, La Spezia si candida a Capitale Italiana della Cultura 2027: “Una cultura come il mare”, il titolo del Dossier, non è solo una metafora ma un obiettivo concreto per una cultura variegata, interconnessa e sempre in movimento fondata sulla bellezza, la sostenibilità e l’inclusione.
Un’occasione storica senza precedenti ed unica per rafforzare la nostra Città come centro creativo, incentivando il dialogo tra diversi settori, facendo emergere aspetti poco noti del proprio patrimonio, sperimentando un nuovo modo di vivere il rapporto con il mare.
Il rilancio del Premio del Golfo per giovani artisti, percorsi di rigenerazione urbana e sociale e Amphiorama, un museo diffuso che parte dal mare e guarda al futuro, sono solo alcuni dei progetti caratterizzanti della candidatura. “Una cultura come il mare” diventa così un veicolo per affrontare le sfide di oggi, promuovendo una maggiore consapevolezza ambientale e sociale, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 e l’Accordo di Parigi.
La Spezia2027 si sviluppa lungo quattro direttrici principali: “correnti”, che connette cultura e mare; “Venti”, che stimola le nuove produzioni artistiche; “Onde”, per rendere la cultura inclusiva e accessibile a tutti; e “Maree”, che mira a consolidare e stabilizzare l’offerta culturale della Città.
La Spezia si propone di diventare un grande laboratorio di innovazione culturale, capace di aprire nuovi orizzonti per la Città-Mare, rileggendo il passato attraverso strumenti contemporanei e offrendo a tutti un accesso più diretto alla cultura. Con creatività e sensibilità artistica, la Città vuole affrontare le sfide del presente e costruire un futuro sostenibile.
La Spezia Capitale Cultura 2027: 6 milioni di euro per finanziare i 33 progetti.
Candidare La Spezia a Capitale Italiana della Cultura 2027 ha già significato rivoluzionato il modo di fare cultura nella nostra Città. In una vera e propria “chiamata alle idee”, tutto il tessuto culturale, pubblico, privato e del terzo settore, l’associazionismo, il contesto imprenditoriale e commerciale, tutte le Pubbliche Amministrazioni – oltre 70 soggetti coinvolti – hanno partecipato attivamente alla costruzione del Dossier.
Il Dossier consta di sessanta pagine di contenuti, quattro linee di intervento, 33 progetti, oltre alle attività e agli strumenti di comunicazione e promozione.
6 milioni di euro per finanziare il Programma di Candidatura:
Il logo.
Il logo della candidatura della Spezia a Capitale Italiana della Cultura 2027 trae ispirazione dal profilo della fontana futurista situata presso il Palazzo delle Poste, un’opera simbolo progettata da Angiolo Mazzoni, uno dei principali architetti di edifici pubblici del XX secolo. L’edificio, costruito secondo i canoni del Futurismo, ospita all’interno il grande mosaico degli artisti Fillia e Prampolini ed è completato esternamente da una fontana.
La fontana, restituita alle sue forme originali alla Città nel 2022, nacque come omaggio alla modernità della Città che all’epoca aveva un acquedotto unico in Italia e alla potenza della natura, espressa attraverso l’effetto a cascata dell’acqua. Il suo design, caratterizzato da quattro alte nicchie a cielo aperto bordate di marmo, offre un profilo visivo che, visto dall’alto, mostra una serie di quattro “U” unite a formare un’onda stilizzata.
Il logo è un omaggio al Futurismo spezzino e alla sua eredità architettonica, ma al tempo stesso richiama il mare, elemento vitale e perpetuo alla base della candidatura. Il logo è formato da una serie di linee affiancate per dare dinamismo al simbolo. Pensato per essere altamente riconoscibile, il logo è estremamente versatile riflettendo la vivacità e la continua evoluzione culturale della Spezia.
Il comitato promotore.
Comune della Spezia; Provincia della Spezia; Regione Liguria; Camera ci Commercio Riviere di Liguria; Università degli Studi di Genova; Diocesi della Spezia; Fondazione Carispezia; Rotary Club La Spezia; Miglio Blu (Antonini Navi, Baglietto, Cantieri Navali della Spezia, Fincantieri, Ferretti Group -Riva, Porto Lotti, Sanlorenzo, The Italian Sea Group, Valdettaro Group); Autorità di Sistema Portuale Mar Ligure Orientale; Guardia Costiera – Capitaneria di Porto La Spezia; Parco Nazionale delle Cinque Terre; Azienda Sanitaria Locale 5; Casa Circondariale della Spezia; Ufficio Scolastico Regionale della Liguria; Conservatorio Statale di Musica Giacomo Puccini; ITS Istituto Tecnico Superiore La Spezia; CNR Ismar (Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto di Scienze Marine); ENEA (Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile); INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia); DLTM – Distretto Ligure delle Tecnologie Marine; Assonautica; CNA La Spezia; Confartigianato La Spezia; Confcommercio La Spezia; Confesercenti La Spezia; Confindustria La Spezia.
Il comitato scientifico.
Maria Cristina Bigi – Direttrice della Casa Circondariale della Spezia, impegnata in progetti di inclusione e reinserimento sociale
Donatella Bianchi – Giornalista e conduttrice televisiva, già Presidente del WWF Italia
Jacopo Godani – Coreografo e Direttore Artistico della Dresden Frankfurt Dance Company
Angelo Riccaboni – Professore Ordinario di Economia Aziendale presso l’Università di Siena e Presidente della Fondazione Prima
Guido Tonelli – Fisico al CERN di Ginevra e Professore Ordinario presso l’Università di Pisa
Dario Vergassola – Scrittore, attore e conduttore
Il gruppo di lavoro.
Comune della Spezia
Pierluigi Peracchini, Sindaco della Spezia
Rosanna Ghirri, Dirigente – Responsabile della gestione, dell’attuazione e del monitoraggio del progetto LaSpezia2027
Maria Elena Casentini, Funzionario Responsabile – Referente del progetto
Promo PA Fondazione
Irene Panzani, Project manager culturale
Roberto Spinetta, Project Manager Area Marketing e comunicazione, design logo di Candidatura
Francesca Velani, Esperta di politiche culturali
La mostra “Imago. Volti di antichi Romani” a cura della dott.ssa Donatella Alessi è un vero e proprio viaggio storico-artistico nell’evoluzione del ritratto di età romana, dalla tarda età repubblicana fino al III secolo d.C.
L’idea dell’esposizione è nata in occasione della richiesta di prestito di cinque opere di proprietà del Museo Civico in occasione di due mostre molto importanti: la prima realizzata dalla Direzione Musei della Liguria e dai Musei Nazionali di Genova, in collaborazione con il Museo Nazionale Romano, che ti tiene a Palazzo Reale, Teatro del Falcone dal titolo “La pietra di Luna. Dalle cave di marmo di Luni alla Roma imperiale”, e la seconda dal Comune di Carrara per l’allestimento presso l’edificio del CARMI (Museo Carrara e Michelangelo) della mostra “Romana marmora. La scoperta della cava di Fossacava a Carrara".
L’attenzione rivolta alla collezione archeologica civica spezzina conferma ancora una volta il grande apprezzamento riscosso da parte della comunità scientifica – oltre a quello del pubblico – verso il Museo del Castello San Giorgio, ormai un punto di riferimento nel panorama culturale italiano non solo per l’archeologia sperimentale.
E’ parso quindi rilevante all’Amministrazione che il Museo Archeologico del Castello San Giorgio della Spezia si inserisse in questo circuito espositivo di respiro extraregionale e nazionale, offrendo ai numerosi visitatori un’esposizione temporanea legata anch’essa alla tematica della lavorazione del marmo nei suoi diversi impieghi arricchendo le collezioni locali con alcuni ritratti privati e di esponenti della famiglia imperiale provenienti dal Museo Archeologico Nazionale e Parco archeologico di Luni.
Non solo, in questa virtuosa collaborazione progettuale si è inserita la partecipazione del Museo Civico “Amedeo Lia” con il contributo di Andrea Marmori che conserva nella sua collezione una significativa sezione di opere di età classica, tra cui alcune notevoli teste e busti di età romana; in questo modo, si è venuta ad esplicitare la stretta collaborazione e sinergia della rete museale spezzina. Contestualmente all’inaugurazione dell’esposizione, sarà possibile visitare il mosaico romano da Luni restaurato dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze nella sua collocazione definitiva posto nei suggestivi ambienti del Castello risalenti alla fase medievale.
La mostra è visitabile dal 30 maggio al 29 settembre 2024 al costo del biglietto di ingresso del Museo.
Si ringrazia Coop Liguria per il sostegno alla realizzazione del progetto espositivo.
Con il nuovo anno scolastico ripartono i percorsi didattici dedicati alle scuole nei musei e nelle biblioteche del Comune della Spezia. Nel libretto troverete tutti i dettagli dei percorsi e le informazioni per prenotare. Per info e prenotazioni per il Museo del Castello: 0187-751142, sangiorgio.segreteria@comune.sp.it |
Brochure |
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