Giovanni Capellini fu un grande geologo nato alla Spezia nel 1833 che formò la sua preparazione con lunghi viaggi all’estero al fine di esaminare e studiare i luoghi e i ritrovamenti geologici.
Fu nominato professore titolare di Geologia all’Università di Bologna nel 1860, dove insegnò per 60 anni e di cui diventò in seguito rettore.
Capellini fu anche una figura di primo piano nel panorama degli studi antropologici e paletnologici in Italia, di cui ebbe il merito di essere stato uno dei primissimi fondatori.
Le sue pubblicazioni di Paletnologia furono numerose e fu fondamentale il suo ruolo di organizzatore di congressi sulla Preistoria.
In occasione di convegni e viaggi, oltre a raccogliere vari materiali mineralogici e archeologici, portò avanti un intenso lavoro di scambio e di acquisizioni in tanti paesi europei.
I materiali archeologici, che riportò da questi viaggi, erano destinati a collezione privata, cosa che testimonia come il suo spirito di collezionista fosse non solo strumentale alla attività di scienziato-osservatore, ma anche una vera e propria passione, e furono ceduti dagli eredi al museo dopo la sua morte.
I reperti di provenienza egizia del Museo sono più di duecento, la maggior parte in ambito tardo dinastico, ma l’arco cronologico spazia dal Paleolitico superiore al periodo copto.
I materiali egizi sembrerebbero confluiti nella collezione non per scavi personali, ma per dono o cessione da parte di altri ricercatori, a testimonianza della fitta relazione intercorsa tra gli studiosi che sul finire del XIX sec. definivano e propagavano le basi metodologiche dell’archeologia con reciproci confronti di idee e materiali.
Morì a Bologna nel 1922.